01/11/2008 Cristiano-Onofrio 1) Qual'e` lo scopo della vita? Scopo ultimo: il ritorno alla Sorgente, cioe` al Creatore. Scopo intermedio (che serve allo scopo ultimo): scoprire chi siamo e dove stiamo andando.
2) Come intendi raggiungerlo? Provando e riprovando, chiedendo aiuto al (mio) Padre.
3) Qual'e` il maggior ostacolo al suo raggiungimento? Il mio ego. La pigrizia. La cattiva memoria. I desideri. Lo scoraggiamento. Mentre il mio maggior alleato e` la certezza che prima o poi dovra` succedere.
4) Chi lo ha raggiunto? Cristo, Budda, Yogananda, La Madre (La Mer), Aurobindo, Gandhi, Tagore e tantissimi altri fra cui buona parte dei santi classici.
Commento alle risposte di Cristiano-Onofrio 1)
Qual'e` lo scopo della vita? Scopo
ultimo: il ritorno alla Sorgente, cioe` al Creatore. Scopo intermedio
(che serve allo scopo ultimo): scoprire chi siamo e dove stiamo andando. Iniziamo col notare che ultimamente C., che conosciamo da circa 12 anni, ha deciso di riappropriarsi del suo vero nome: Onofrio, nome di origine egizia, che vuol dire 'che e` sempre felice'. E` un'ottima cosa, perche` nel nostro nome, quello datoci dai genitori alla nascita, e` scritto il carattere e rifiutarlo e` un po` come rifiutare la nostra eredita` del passato. La sua risposta alla prima domanda ci sembra perfetta nella prima parte: scopo ultimo: il ritorno ecc. nella seconda, scopo intermedio: scoprire ecc. ci lascia un tantino perplessi. Se si e` individuato lo scopo ultimo, allora chi siamo non dovrebbe essere piu` 'una scoperta', ma l'oggetto del nostro 'lavoro' quotidiano, lavoro di 'trasformazione e lucidatura' e dove stiamo andando dovrebbe coincidere con lo scopo ultimo.
2)
Come
intendi raggiungerlo? Provando e riprovando... si`, certo, ma occorre sapere innanzitutto che cosa si deve 'provare'... Cambiare i propri 'difetti' in 'virtu`' non e` come imparare una parte da recitare a memoria sul palcoscenico, parte che si impara a furia di ripeterla e poi si dimentica; cambiarsi significa agire decisamente su se stessi, trasmutando l'energia erroneamente qualificata (male) in energia correttamente qualificata (bene). Un tale cambiamento richiede molto lavoro e molto sacrificio. Chiedere aiuto al Padre e` fondamentale e indispensabile, ma il 'chiedere aiuto' si dovrebbe intendere come 'praticare' la purificazione, la preghiera e la meditazione.
3)
Qual'e` il maggior ostacolo al suo raggiungimento? Il mio ego: allora l'ego-ismo va trasmutato in altru-ismo. La pigrizia in solerzia. La cattiva memoria in ri-cordo (dell'Io Sono). I desideri in controllo dei sensi. Lo scoraggiamento in fiducia. Mentre il mio maggior alleato e` la certezza che prima o poi dovra` succedere: questa certezza (fede) e` certamente molto positiva, ma va supportata con quanto detto sopra: purificazione, preghiera, meditazione.
4)
Chi
lo ha raggiunto? Cristo, Budda, Yogananda, La Madre (La Mer), Aurobindo, Gandhi, Tagore e tantissimi altri fra cui buona parte dei santi classici. Tutti costoro possono farci da 'modelli' ma anche noi possiamo aspirare alla 'meta suprema', se facciamo il nostro dovere e prendiamo rifugio nella Presenza dell'Io Sono. Krsna cosi` dice ad Arjuna nella Bhagavad Gita, canto IX, v. 32: "... Chiunque si rifugia in Me, anche chi e` nato nel peccato, le donne, i Vaisya e persino i Sudra, tutti conseguono la meta suprema". Grazie. F.V. |