ALICE NEL PAESE DELLE
MERAVIGLIE
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Alice oggi è distratta e non
riesce a seguire la lezione di storia: per lei è più divertente
intrecciare le margherite e giocare con Oreste, il suo gattino. E ancora
più divertente è immaginare un mondo dove anche gli animali e gli
oggetti possono parlare. Un Paese delle Meraviglie che si può vedere
solo con la fantasia... Ma, un momento! Che cosa ci fa lì un coniglio
bianco (anzi, un Bianconiglio) con il panciotto e un grande orologio?
Sta correndo e continua a ripetere: "E' tardi! Ho fretta!" Alice
vorrebbe parlare con lui per chiedergli dove sta andando. Bianconiglio,
però, non vuole saperne di fermarsi e si infila in un'apertura buia e
stretta. La bambina sa che non dovrebbe, ma lo segue. Più indietro,
Oreste la osserva preoccupato. "La curiosità spesso è causa di guai!" fa
appena in tempo a dire Alice... prima di scivolare in una profonda buca.
"Addio, Oreste!" grida la bambina al gattino, che l'ha seguita fin lì.
Ma Alice non deve aver paura: la sua gonna si è aperta come un
paracadute e lei scende pian piano. La bambina atterra in un corridoio
scuro e vede un'ombra fuggire dietro l'angolo. "Signor coniglio, mi
aspetti!" grida. Macchè: quel buffo animale continua a correre. Non
resta che seguirlo in quel posto così strano!
Arrivata davanti a una porta piccolissima, Alice afferra la maniglia e...
"Ohi!" esclama la serratura,
sentendosi... presa per il naso! Dopo un attimo di stupore, la bambina
chiede alla serratura di lasciarla passare per raggiungere Bianconiglio.
Ma poi si accorge di essere troppo grande per quella porticina tanto
stretta. "Nulla è impossibile!" le dice allora la serratura, invitandola
a prendere la bottiglia che c'è sul tavolo. "Quale tavolo?" domanda
Alice guardandosi attorno. Eccolo: è apparso all'improvviso! Sopra c'è
una bottiglietta con la scritta BEVIMI.
"Rifletti bene..." dice fra sé e sé la bambina. Non è prudente
assaggiare cose sconosciute, ma Alice è talmente curiosa che, alla fine,
beve quasi tutto il misterioso contenuto della bottiglia. E diventa
piccola, sempre più piccola. Ora Alice potrebbe passare dalla porta, ma
la serratura è chiusa a chiave e la chiave è rimasta sul tavolo. Perciò
la serratura indica alla bambina una scatola di biscotti. Lei ne
assaggia uno e questa volta diventa così grande da arrivare a toccare il
soffitto. "Adesso non potrò più uscire di qui!" singhiozza Alice,
allagando la stanza con le sue enormi lacrime. Allora beve di nuovo
dalla bottiglietta per ritornare piccola e finisce col cascarci dentro.
Comunque, galleggiando sulle lacrime, la bambina riesce finalmente a
passare attraverso la toppa. Al di là della porticina c'è un gran mare
agitato. Alice vede tre uccelli: uno galleggia sull'acqua a testa in giù
come una buffa barca, il secondo spinge, il terzo, che si chiama Capitan
Libeccio, se ne sta comodamente seduto. "Per favore, mi aiuti!" gli
grida la bambina. Il capitano, però, non le risponde e sono le onde a
portarla verso riva. Ora Alice è all'asciutto, ma i suoi vestiti sono
completamente bagnati. "Devi correre con gli altri!" le consiglia
Capitan Libeccio dall'alto di una roccia. Già, per asciugarsi la cosa
migliore è fare la Maratonda, una strana corsa in cerchio. Stando seduta
sul becco di uno degli uccelli, la bambina partecipa al girotondo,
finchè non vede il Bianconiglio e ricomincia a seguirlo.
Correndo a perdifiato, Alice arriva in un bosco. Qui incontra i gemelli
Pinco Panco e Panco Pinco che la chiedono di fermarsi ad ascoltare una
delle loro storie. Quando la bambina gli spiega che preferisce scoprire
dove sta andando Bianconiglio, i gemelli insistono. Se è tanto curiosa,
hanno proprio la storia giusta da raccontarle: quella delle ostrichette
curiose! La storia comincia così: un giorno (o una notte? Chissà, nel
cielo c'erano sia il sole che la luna...) un Tricheco e un Carpentiere
camminavano sulla spiaggia. Tutta quella sabbia non piaceva al
Carpentiere, ma le cose buone, quelle sì gli piacevano! Nel mare c'erano
tante gustose ostriche, ed era quasi mezzogiorno... o forse mezzanotte?
Comunque, il Tricheco e il Carpentiere avevano appetito. Così, suonando
il bastone come un flauto, il Tricheco attirò un gruppo di ostrichette
fuori dal mare e disse loro che le avrebbe invitate a colazione. Le
ostrichette erano curiose e molto contente di conoscere meglio quei due
strani tipi. Non sapevano, poverette, che la colazione erano loro!
Infatti, il Tricheco se le mangiò in un baleno, senza lasciarne nemmeno
una al Carpentiere, che andò su tutte le furie. "E' una storia molto
triste," commenta Alice con un sospiro. Ma ora la bambina deve
rimettersi in cammino, anche se Pinco Panco e Panco Pinco vorrebbero
raccontarle una nuova storia. Alice si allontana e presto arriva a una
graziosa casetta. Ed è proprio la casa di Bianconiglio! La bambina
vorrebbe finalmente parlargli, ma lui ha più fretta di prima e le dice
"Marianna! Va' a prendermi i guanti!" Chi è Marianna? Di certo il
coniglio ha confuso Alice con un'altra persona. La bambina, comunque,
entra in casa, ma non riesce a trovare i guanti. In compenso vede una
scatola: dentro ci sono dei biscotti con su scritto SERVITI.
Alice ne assaggia uno e: "Oh, no, non di nuovo!" esclama mentre comincia
a crescere.
Ora Alice è diventata grande come la casa, anzi di più. Infatti è
costretta a far uscire le braccia dalle finestre, mentre con i piedi
sfonda i muri del piano di sotto. "Un mostro!" grida spaventato
Bianconiglio quando la vede. Allora chiede aiuto a Capitan Libeccio che
pensa a un piano per liberarsene. "Daremo fuoco alla casa!" esclama il
capitano. Prima, però, bisogna trovare un fiammifero. Fortunatamente
Alice ha un'idea migliore: "Forse se mangiassi qualcosa mi farebbe
rimpicciolire". Detto, fatto: allunga un braccio, prende una carota
dall'orto del coniglio e, dopo un morso, è di nuovo piccina. "Signorina,
ha un fiammifero?" le chiede Capitan Libeccio, senza accorgersi che il
mostro non c'è più! Bianconiglio, invece, è già scappato via e la
bambina ricomincia a inseguirlo. "Non lo raggiungerò mai finchè sarò
così piccola!" esclama Alice quando, ancora una volta, perde di vista il
coniglio. Guardandosi attorno, la bambina vede dei fiori coloratissimi
che parlano e cantano. E non sono gli unici: infatti, da lontano arriva
una dolce melodia. A, E, I, O, U! Così canta il Brucaliffo, laggiù,
facendo nuvole di fumo a forma di vocale. E' seduto su un fungo e
sembra che nulla gli importi più di quel suo A, E, I, O, U. "Chi essere
tu?" chiede il Brucaliffo quando vede Alice. La bambina non sa più
neanche lei chi è veramente: si è trasformata così tante volte! Sa solo
che è stanca di essere piccina. Ma forse il Brucaliffo potrebbe
aiutarla. Certo che sì! Ecco il suo consiglio: un lato del fungo la
farà crescere e l'altro la farà rimpicciolire. Dovrà solo assaggiarli.
"Una parte mi farà crescere...ma quale?" si domanda la bambina. Dopo
tutto cio’ che le è successo mangiando e bevendo cose strane, Alice
dovrebbe aver imparato ad essere prudente. Ma per lei niente è peggio
di essere così piccola. Un morso appena... ed ecco che Alice cresce fino
a diventare alta come il più alto degli alberi. Non basta: un nido pieno
di uova le è rimasto impigliato tra i capelli, e mamma uccello non è per
niente contenta. Bisogna subito mangiare l'altro pezzetto di fungo per
rimpicciolire!
Finalmente Alice torna della sua statura normale. Allora si mette in
tasca i due pezzetti di fungo e riprende a inseguire il Bianconiglio: ma
il bosco è pieno di cartelli e ognuno indica una direzione diversa.
Quale sarà quella giusta? A un tratto, Alice sente qualcuno che canta
nel bosco. Vede spuntare un sorriso e poi, attorno al sorriso un gatto.
Anzi, uno Stregatto! Lo Stregatto può apparire, sparire, alzarsi le
orecchie con la coda e fare cento altre cose strane. Così, forse, può
anche dire ad Alice dov'è finito il coniglio bianco. "Se io cercassi il
Bianconiglio, lo chiederei al Cappellaio Matto oppure al Leprotto
Bisestile," risponde il buffo animale. Seguendo il consiglio dello
Stregatto, Alice arriva davanti al cancello di una casa. Nel giardino,
in fondo a una lunga tavola, ci sono il Leprotto Bisestile e il
Cappellaio Matto. Stanno cantando un'allegra canzone, accompagnati dai
fischi di tante teiere. Il tè è la loro passione, e preferiscono berlo
in un'occasione speciale. Oggi, per esempio, è il non-compleanno di
tutti e due! Anche Alice vorrebbe partecipare alla festa, ma non riesce
a capire di cosa si tratta. "Non sa cosa è il non-compleanno!" ridacchia
il Leprotto Bisestile e, insieme al Cappellaio Matto, prova a
spiegarglielo. E' semplice: il non-compleanno è tutti i giorni in cui
non si compiono gli anni. E sono tanti, ben 364! "Ma allora oggi è
anche il mio non-compleanno!" esclama Alice, contenta. Quindi la festa
è anche per lei, e si merita una torta e un bell'inchino! Certo il
Leprotto Bisestile e il Cappellaio Matto sono proprio bizzarri, e Alice
comincia a essere stanca di tutte quelle assurdità. In fondo, che cosa
le importa del coniglio? Meglio tornare a casa, seguendo il sentiero...almeno
finchè c'è! Sì, perchè all'improvviso ecco apparire un animale con la
testa a forma di scopa, che lo sta cancellando tutto. Ormai la bambina
si è persa in quel paese pieno di stranissime bestiole. Ci sono
uccelli-ombrello, gufi-fisarmonica, passeri-matita, perfino
uccelli-gabbia! Nessuno di loro, però, può consolare Alice, che adesso
piange disperata. A un tratto la bambina sente una voce conosciuta: è
tornato lo Stregatto! Forse lui potrà aiutarla a trovare la sua strada.
L' animale, però, le spiega che non è possibile: non può esserci la
"sua" strada perchè da quelle parti le strade sono tutte della Regina.
Poi lo stregatto abbassa un ramo, ed ecco apparire un passaggio
segreto: basta attraversarlo per incontrare la sovrana. Al di là di quel
passaggio c'è un giardino di rose bianche, ma tre carte da gioco,
l'Asso, il Due e il Tre di Fiori, le stanno dipingendo di rosso in
fretta e furia. "Il fatto è che abbiamo piantato per sbaglio rose
bianche!" spiega il Tre ad Alice, mentre la Regina le vuole rosse. In
quel momento squillano le trombe: sta arrivando proprio la sovrana... e
anche Bianconiglio! Finalmente il mistero è risolto: è il trombettiere
di corte. E sta ancora correndo tra due file di guardie reali, che sono
in realtà delle carte di Cuori. "Sua maestà, la Regina di Cuori!"
annuncia Bianconiglio. Ed ecco la sovrana. C'è anche il Re, ma nessuno
sembra considerarlo importante. Quando la Regina vede Alice le chiede se
sa giocare a croquet, che è una specie di golf. La bambina conosce il
gioco e così... la partita ha inizio. Nel Paese delle Meraviglie, il
croquet si gioca usando degli uccelli come racchette, mentre un riccio
che fa da palla e deve passare sotto le carte piegate ad arco. Alice,
però, non riesce proprio a farsi ubbidire dalle sue racchette! Tutti
hanno una gran paura della Regina, così fanno sempe in modo che vinca,
anche se non lo meriterebbe. L'unico a non temerla è lo Stregatto:
"Potremmo farla arrabbiare sul serio!" propone ad Alice, apparendo
dietro la sovrana. "Oh, no," esclama la bambina cercando di fermarlo.
Troppo tardi! Lo Stregatto aggancia il vestito della Regina alla
racchetta. La sovrana colpisce la palla e... finisce a gambe all'aria,
una posa davvero poco dignitosa per la Regina di Cuori! I soldati si
precipitano ad aiutarla. Ma la Regina è furiosa: "Tagliatele la testa!"
urla indicando Alice. Lei non ha visto lo Stregatto e crede che la colpa
sia della bambina. Alla fine, però, il Re convince la sovrana a farle
almeno un processo. In tribunale, Bianconiglio legge l'accusa mentre la
giuria prende appunti. Alice vorrebbe farsi valere, ma e’ così piccola
davanti al grande trono della sovrana! Per fortuna, mettendosi le mani
in tasca, trova i pezzi del fungo che il Brucaliffo le aveva
consigliato di mangiare. Senza esitare, la bambina li divora tutti e due
e... cresce fino al soffitto! Ora finalmente Alice puo’ guardare la
Regina dall'alto verso il basso. Le carte non le fanno più paura:
potrebbe farne un mazzo e mettersele in tasca! "Quanto a voi, maestà..."
comincia Alice, chinandosi sul trono: ha proprio voglia di dire quello
che pensa a quella Regina prepotente. Ma la bambina non sa che il
secondo pezzo del fungo che ha mangiato sta per fare effetto! Alice
diventa di nuovo piccina piccina. "Tagliatele la testa!" urla ancora la
sovrana, mentre le carte volano addosso alla bambina per catturarla!
Alice riesce a scappare appena in tempo. La bambina corre più forte che
può, ma quel mondo fantastico è davvero enorme. E sembra ancora più
grande, adesso che la Regina e un intero mazzo di carte la inseguono!
Alice vorrebbe tanto trovare l'uscita. Finalmente la bambina vede la
porticina da cui era entrata, quando prova ad aprirla: "Sono ancora
chiusa a chiave!" esclama la serratura. La Regina, il Re, le carte, il
Leprotto Bisestile e il Cappellaio Matto ormai hanno quasi raggiunto
Alice. E, come se non bastasse, ci sono anche il Tricheco e il
Carpentiere! Saranno guai, se riusciranno a prenderla. Ma non possono...
perchè il viaggio nel Paese delle Meraviglie è stato solo un sogno!
Alice dorme tranquilla, con Oreste in braccio. E non appena aprirà gli
occhi, il sogno svanirà. Peccato, perchè si è divertita un mondo!
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