Abbiamo scelto di vedere insieme questo film prima di tutto perchè è
bello, poi perchè ci ricorda Silvio Amadio, il regista amico e compagno
di viaggio, che ha frequentato il Cis dal 1985 al 1993 (nel 94 è deceduto).
A lui va tutto il nostro affetto, e lo ringraziamo con gratitudine per averci
"passato" un pochino della sua esperienza di regista; avremo modo
di collaborare ancora in futuro, in un altrove, sicuramente. Questo film, che
lui stesso giudicava il migliore fra quelli che aveva diretto, era anche unopera
giovanile in cui apertamente aveva affrontato i temi più importanti dellesistenza:
la vita e la morte, il libero arbitrio e la fede. Avendo conosciuto lautore
possiamo dire che egli si rispecchia in ogni attore, e cosa strana, poichè
nel 59 Silvio di certo non conosceva la Kabbalah, limpostazione della
vicenda a dieci personaggi sembra fatta a posta per occupare
i luoghi dellAlbero cabalistico. Riassumiamo ora i ruoli e le caratteristiche
di questi dieci personaggi:
1 Il Capitano : per dovere deve essere lultimo ad abbandonare
il sommergibile, quindi deve morire, ma deve anche scegliere chi sopravvivera.
2 Il ferito 1 : muore prima di ogni decisione, si autoelimina.
3 Il ferito 2 : viene escluso dal gruppo perchè già ferito.
4 Il nostromo:si esclude perchè anziano e per favorire il giovane
che ama come un figlio.
5 Il bugiardo : si venderebbe lanima per salvare la pelle, ma viene
ucciso dallassassino.
6 Il tradito : si impicca per non soffrire.
7 Lufficiale : è egoista, superbo e vigliacco e viene ucciso
come per "caso".
8 Lassassino: uccide per paura di morire e viene a sua volta ucciso.
9 Il giovane : dopo aver ottenuto la tanto agognata possibilità
di sopravvivere, impazzisce e si suicida.
10 Il salvato : è forte, fatalista e generoso: "che un altro
muoia per lui è un prezzo troppo alto per avere la vita".
LAlbero è tutto immerso nellacqua a profondità 110
metri (11x10) è dunque un albero Yetziratico "nero" tutto basato
sulle passioni e gli impulsi animaleschi (i lupi nellabisso) e come albero
nero è destinato al riciclaggio: solo un decimo della sua energia "si
salva" e Silvio salva quella parte
di sé un po fuori delle regole, un po ribelle, ma sana, generosa
e disinteressata, quella che saprà trasmettere al "mondo" il
meglio dellequipaggio
e a giudicare ciò sarà la stessa Giustizia Divina. "Io Sono
la Resurrezione e la Vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque
vive e crede
in me, non morrà in eterno" (Gv. 11, 25-26). Chi "crede"
si salva, e Silvio "crede".
Arrivederci e grazie. F.V.