"Mistero insondabile! Dio ha perduto se stesso! per questo
vuole essere in me rigenerato"
(Angelus Silesius Il silenzio felice)
La molla profonda che a nostro parere spinge ogni artista alla "creazione"di
opere darte è proprio la rigenerazione cui allude il nostro grande
mistico e maestro. Nel momento in cui la Vita, (la Verità, il Tao) assume
una forma corporea, lego, il senso che ognuno di noi ha di essere
altro dal Tutto, la ricopre sotto montagne di menzogne:"solo io esisto,
col mio corpo, i miei sensi e la mia mente: questa è la sola
verità"sembra affermare legoità, quel fantasma fatto
di illusioni e di spazio-tempo, quella strana parvenza di essere che mai riesce
a stare nel
qui e ora, perchè costantemente preda di desideri (futuro) alimentati
dalla memoria di sensazioni (passato): una irreale traiettoria fatta da un
fatuo fuoco di sogno che si muove fra due estremi, e che crede di avere continuità.
"Non affogate nel personaggio che interpretate per non intorbitare la visione
della vostra sorgente profonda. Vivete spontaneamente,
semplicemente". (Jean Klein essere)
Ma veniamo al film.
Attraverso una qualsiasi forma darte, ognuno di noi ha la possibilità
di immergersi nelle profondità del proprio mare. NellAlbero della
Vita,
il mondo dei sentimenti (Yetzirah) corrisponde allelemento acqua, per
lappunto al mare, che in psicanalisi rappresenta linconscio.
Ci vuole molto, ma molto coraggio per guardarsi dentro, ma molto di più
ce ne vuole per riconoscere se stessi in tutto ciò che si vede. Se in
analisi funge da guida lanalista, in autoconoscenza, a reggere il filo
dArianna deve essere una salda ragione guidata dallintuizione. Il
nostro
caro amico Silvio, scomparso qualche anno fa, ha scritto e diretto questo film
quando aveva circa trentanni. Egli è "sceso", come Arjuna
nella
Gita, nel proprio campo di Kurukshetra (la vicenda ha luogo durante una guerra),
ma prima che il vero scontro cominci, il suo carro (il
sommergibile) è colpito e immobilizzato: lo scontro dovrà essere
allultimo sangue, e tale espediente gli permetterà di far muovere
i"suoi"
personaggi su un palcoscenico ferito, dove laria (la razionalità)
andrà sempre più esaurendosi a tutto vantaggio dellacqua
(i sentimenti, le
pasioni) che andrà sempre più dilagando. Quando Silvio incontra
tutti i suoi personaggi , sente subito il bisogno di creare una sorta di regista-
prefetto lì sul palcoscenico virtuale: stiamo parlando del pregiudicato,
colui che alla fine sarà il solo superstite,attorno a cui sembra ruotare
tutta
la vicenda, tutto il dramma di alcuni personaggi. Ma i "fantocci"
si eliminano a vicenda: ognuno ha un pungiglione, che se usato attirerà
quello
altrui.. Due di essi, però, lo useranno su se stessi: il ragazzo ed il
tradito dalla moglie. Il nostro amico regista ha giocato con se stesso fino
allo
sfinimento totale. Egli, proprio come Arjuna prima della battaglia, ha osservato
uno a uno tutti i suoi "parenti"(tutti i suoi aspetti), li ha fatti
parlare e muovere, e poi li ha accompagnati tutti, tranne uno, fino alla soglia
della disperazione prima, e dellannientamento poi. Il sacrificio
dei superstiti rappresenta lenergia recuperata per poter riemergere dalle
acque e vivere. Ogni burattino credeva di essere, della candela, solo la
cera: non stoppino, non fuoco; e nella più totale incoscienza di essere
portatore di Fuoco e Fuoco esso stesso, è stato capace di piangere
lacrime ceree, per una morte che non gli apparteneva.Uno solo, povero di spirito,
umile, accettando la sua imminente e totale liquefazione,
alla fine riuscirà a vedere la "luce": uscirà dalla
tomba rigenerato, perchè rigenerante alla maniera in cui lintendeva
Silesius,
Il film ha ottenuto il nastro dargento al festival di Berlino: come a
voler significare che il nostro caro amico, con esso (con un lavoro
alchemico condotto con assoluta serietà) ha ultimata lopera al
nero, e, per dirla in termini alchemici, ha trasfomato il vile metallo in argento:
il
primo passo per la finale trasformazione in oro: loscar. Ma non quello
che danno a Hollywood. Da come ha vissuto gli ultimi anni della sua
vita (sapeva di dover morire da un momento allaltro a causa di un male
incurabile), e da come è morto (con coraggio e certezza di Vita),
crediamo proprio che sia riuscito a conseguire la Pietra Filosofale. Unultima
cosa: come di tutti quei personaggi ne ha salvato solo uno,
Silvio, di tutti i suoi film ha salvato solo questo. Grazie Nat