PLATONE C Nella pianura della verità le anime vivevano beate, ma un giorno sono giù
precipitate: per una colpa son venute
giù. Tutto ciò ch'è buono è
pure bello, e il bello non è mai senza
misura. Ogni piacere e pure ogni
dolore conficca e inchioda
l'anima nel corpo. Supponi d'abitare una
caverna: l'ingresso è aperto verso
una gran luce, ma collo e gambe rigide ti
vietano di volgere lo sguardo
all'apertura. Un muro alto, giusto
quanto un uomo, nasconde gente che porta
sulle spalle ogni genere di cosa qui
esistente. Un grande fuoco arde alle
lor spalle, e camminando parlano fra
loro. L'eco rimbomba dentro la
spelonca; sul fondo il fuoco stampa
mille ombre che tu credi reali e pur
parlanti. Tu non sei solo, siete
molti, in tanti. Supponi, adesso, di potere
andare oltre il muretto, fuori,
per vedere le cose come sono
veramente, scoprendo ch'ogni ombra ed
eco mente. Ti rendi conto che la
verità è data da quel fuoco e da
quel Sole che fa di quella grotta il
primo schermo di proiezioni della
verità. |