KIERKEGAARD
K. : Regina Olsen, vuoi
tu sposare Soren? R. : Lo voglio sì con
tutto il cuore, Olsen. Perché lo chiedi, non
vedi come ti amo? K. : Se questa spina
dentro la mia carne tu la vedessi, amore, non
amare sarebbe quasi un obbligo
per te. R. : Da questa tua ferita
saprò farti guarire. K. : Io sono già legato
da sempre col Divino, non posso bere il vino di
questa tua bontà. Da te io mi separo, ma
sempre tuo sarò. Il vero cristiano
perfetto, tesoro, non può seppellirsi nel
mondo. Ti adoro, ti amo, ma il Cielo ha
precedenza. Penosa è questa scelta: la vita, e non ti mento, non è superamento, ma
è un "Aut
- Aut", è
scegliere,
è un
Aut - Aut",
un bivio, un rinunciare all' "io", per essere con Dio. R. : Ma io ti amo, e
amare è il gran comandamento! K. : Al bivio
dell'esistere, un piede non può chiedere all'altro di coesistere
in tempo e spazio uguale. R. : Mi ami, e te ne vai? Mi lasci, m'abbandoni? E tutta quella stima? Di me, che ne sarà? K. : Sarai la mia
Diotìma: m'insegni tu l'amore, ma pur potendo, non ti
devo amare. La vita - e non ti mento
- non è superamento, ma
è un
"Aut - Aut",
è scegliere, è
un "Aut
- Aut",
un bivio, un rinunciare all' "io", per essere con Dio. È
un
Aut - Aut". Addio! |