KIERKEGAARD
di Natale Missale

K. : Regina Olsen, vuoi tu sposare Soren?

R. : Lo voglio sì con tutto il cuore, Olsen.

Perché lo chiedi, non vedi come ti amo?

K. : Se questa spina dentro la mia carne

tu la vedessi, amore, non amare

sarebbe quasi un obbligo per te.

R. : Da questa tua ferita

saprò farti guarire.

 

K. : Io sono già legato da sempre col Divino,

non posso bere il vino di questa tua bontà.

Da te io mi separo, ma sempre tuo sarò.

 

Il vero cristiano perfetto, tesoro,

non può seppellirsi nel mondo. Ti adoro,

ti amo, ma il Cielo ha precedenza.

Penosa è questa scelta:

la vita, e non ti mento,

non è superamento, ma

è un "Aut - Aut", è  scegliere,

è un Aut - Aut", un bivio,

un rinunciare all' "io",

per essere con Dio.

R. : Ma io ti amo, e amare è il gran comandamento!

K. : Al bivio dell'esistere, un piede non può chiedere

all'altro di coesistere in tempo e spazio uguale.

R. : Mi ami, e te ne vai?

Mi lasci, m'abbandoni?

E tutta quella stima?

Di me, che ne sarà?

 

K. : Sarai la mia Diotìma: m'insegni tu l'amore,

ma pur potendo, non ti devo amare.

La vita - e non ti mento -

non è superamento, ma

è un "Aut - Aut", è scegliere,

è un "Aut - Aut",  un bivio,

un rinunciare all' "io",

per essere con Dio.

È un Aut - Aut".

Addio!

 



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