Riflessioni di Giorgio Rollo sul “Tao Te Ching” |
Aforisma Quarto
“Vaso che sempre s'usa e mai non s'empie,
Questo aforisma, il quarto, è particolarmente importante.
Bisogna precisare, che il numero quattro, ricorda i Pitagorici, coevi
del Saggio Taoista, e precisamente la Divina Tetraktys. Il numero sacro
per eccellenza, per la cui discettazione rimandiamo ad opere specifiche,
non rientrando nel merito di questa elaborazione parlare ampiamente
della divina Tetraktys, purtuttavia vogliamo dare qualche accenno in
merito.
Prima dell'avvento dei numeri arabi e dell'algebra, con
l'attuale notazione simbolica della matematica, la scienza dei numeri
era considerata fra quelle più sacre. Perché era quella che univa il
mondo della sostanza con il mondo degli enti intelligibili. Secondo lo
Stagirita i numeri sono enti corporali, ma non visibili, ciononostante
appartengono al mondo terreno e sono anche enti di energia o spirituali.
Essi fanno parte del mondo della pura forma. E il mondo della pura forma
per eccellenza è quello geometrico.
“Tempo non pare avere; ignoto è il padre.
Secondo la lezione del Divino Platone, nel suo Timeo, libro
considerato unanimemente sapienziale durante tutta l'epoca classica,
tale che Raffaello nella stanza della Segnatura, nella Scuola di Atene,
quando raffigura Platone lo rappresenta con in mano il suddetto volume.
Platone, dicevamo, quando vede operare il demiurgo nella creazione del
mondo, lo vede costruire con solidi geometrici. E giusta la lezione
della trigonometria, la geometria è correlata con il Numero, la Luce ed
il Suono. Secondo i pitagorici e tutta la Scuola Antica, il numero oltre
ad essere una lettera dell'alfabeto simbolica, era soprattutto una
categoria. Non si è abbastanza approfondita la relazione tra le dieci
categorie aristoteliche e i nove numeri esistenti nella tabella
pitagorica. E' una tradizione che risale alla remota antichità, che è
durata fino nel medioevo con i costruttori di cattedrali. Quando il
Maestro muratore con il “la” del cuore fissava la pietra angolare, tale
che la costruzione superava i secoli. |