Alcuni anni fa lessi la "storia della filosofia occidentale"
di Bertrand Russell. Lautore, ricordo bene, prima esponeva il pensiero
del
filosofo di turno, e poi cercava di smontarne principi e metodo. Il suo modo
di fare mi indisponeva, ed oggi so perchè: era superficiale.
Quando, qualche anno dopo, lessi i dialoghi di Platone nella magnifica edizione
Laterza, ne ebbi conferma: Socrate, i presocratici ed i
post socratici, non cercavano la Verità parlandone, ma ne parlavano perchè
lavevano conseguita, e questo Bertrand, secondo me, non
laveva compreso. Ora, dopo trentanni la storia si ripete, anche
se in modo diverso, con Umberto Galimberti, il quale, nei suoi libri (Il
Corpo, Psiche e Techne ed altri), non fa che attaccare i principi platonici:
"lanima di Platone è quel sovrappiù simbolico e vuoto
che con
lesercizio di morte ha consentito la riduzione del corpo al silenzio della
tomba". Per Galimberti, Platone è linventore dellanima,
ed il
cristianesimo lha ereditata. Certo il nostro docente di Filosofia della
storia dellUniversità di Venezia ha molto più spessore di
Russell,
tuttavia io rimango con Socrate e quindi con Platone per un motivo che ritengo
fondamentale: i nostri filosofi quando parlano di anima si
riferiscono ad un veicolo sottile di cui hanno avuto esperienza e con la quale,
in un aldilà certo (e non inventato come dice Galimberti),
vivranno una seconda vita. Più tardi, i neoplatonici parleranno dei voli
dellanima apertamente (vedi Plotino nelle opere complete tradotte
dal Faggin); Paolo ne parla nelle sue lettere; molti mistici di ogni credo ne
hanno parlato più o meno velatamente. Ho voluto fare questa
lunga premessa per sottolineare come sarebbe un errore grave credere che Socrate
scopra la verità parlandone; questo pensava Aristofane
e coloro che lo hanno condannato a morte duemilaquattrocento anni fa. Per convincersene
basta rileggere la risposta che Socrate dà a
Critone che gli chiede come desidera essere seppellito: "come volete, rispose
Socrate: dato che pur riusciate a pigliarmi e non vi scappi
dalle mani!... Non riesco, o amici, a persuadere Critone che io sono Socrate,
questo qui che ora sta ragionando con voi...; ed egli invece
seguita a credere che Socrate sia quello che tra poco vedrà cadavere...;
e quello che io mi sono sforzato di dimostrare tante volte da tanto
tempo, che, dopo bevuto il farmaco, io non sarò più con voi, e
me nandrò via lontano di qui, beato fra i beati; questo, per lui,
è come se
lo dicessi così per dire..." (Fedone). Non pare anche a voi che
Socrate sappia bene di cosa stia parlando quando a Critone risponde così?
Mi sa tanto che qualcuno sta cercando di riprocessare Socrate e i duemilaquattrocento
anni di storia "corrotti" dalle sue idee, ma se per
alcuni filosofi Socrate è solo un corpo, di lui non sono rimaste nemmeno
le ossa; mentre se lui è unanima, e per giunta di quelle grandi
che forgiano il mondo, come metterla sotto processo, dove rinchiuderla, come
farle bere il...farmaco? A me sembra che da qualche parte,
il nostro Maestro stia facendosi una colossale risata, più o meno come
quella che Pietro (protagonista di Guerra e Pace) lascia esplodere
allorchè, mentre era deportato, una delle guardie francesi lo scambiò
per un ....corpo dicendogli che lui da un certo recinto non poteva
uscire. Per Nietzsche "Dio è morto", per certi materialisti
"lanima è morta, per me è morto il buon senso: se qualcuno
mi parla di
qualcosa di cui io non ho conoscenza o esperienza, non lo eleggo a nemico nè
ad avatar, ma cerco, con tutti i mezzi, di fare esperienza
di quella cosa: se ci riesco, bene; se non ci riesco, non è detto che
la cosa sia falsa: può trattarsi di mie incapacità. Al dio-tecnica
dei sigg.
materialisti preferisco il Dio di Abramo, il dio di Gesù, il Dio di Maometto,
il Tao di Lao-Tze ecc ecc. Lo stesso Dio che anima la mia
mano mentre scrive su una tastiera di computer, e quello che ha animato le mani
del sig. Russell, del sig. Galimberti e del sig. Nietzsche:
Dio è vivo signori, perchè è Vita "oceanica",
e qualunque pesce dica il contrario è patetico oltre che orbo. Certamento
non ce lho con il
corpo, che rispetto quale tempio dello Spirito, ma come insegna la Cabala vi
sono più mondi gerarchicamente ordinati. Per luomo è lo
stesso, e per dirla con le parole che usiamo qui al Cis : il corpo è
il servitore; leterico, il funzionario di provincia; lastrale personale,
il
funzionario di città; lastrale collettivo, il ministro; il mentale,
il principe; lintuitivo, il saggio. Oltre cè il mondo delle
cause, il Divino,
di cui nulla possiamo dire.
Grazie. N.M.