Genesi 19
Moni
Ovadia nel suo ultimo libro "Vai
a te stesso", dopo aver citato Genesi 19,5 ("Dove
sono gli uomini venuti da te questa notte? Falli uscire verso di noi e
noi li penetreremo") dice testualmente: " Come era prevedibile
i commentatori hanno messo l'accento sulla penetrazione e non sulla violenza
fatta all'ospite. L'abominio non è il sesso depravato, come è
piaciuto credere alla pruderie di tanti sessuofobi nel corso dei millenni. Il crimine
irredimibile di Sodoma e Gomorra è quello di essere ostili allo
straniero. E per questo peccato non c'è remissione possibile".
Tutto questo va riferito al capitolo 19. Ma nel capitolo 18, 20-21 di
Genesi leggiamo: Disse allora il Signore: "Il grido contro Sodoma e
Gomorra è troppo grande e il loro peccato è troppo grave. Voglio
scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto
il grido fino a me; lo voglio sapere!" . Noi, pur rispettandolo e
accettandolo, il punto di vista di Ovadia non lo sposiamo per un motivo
molto semplice che nulla ha a che vedere con la pruderie sessuofoba. In
Gensi 2, 24 leggiamo: " Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e
sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne".
Dio dà all'uomo una donna perché entrambi siano una sola carne, non dà
altre compagnie. Pertanto la questione, aldilà di ogni interpretazione
che ha più sapore politico che
altro, è tutta nel sapere quale sia il peccato grave che a Sodoma e
Gomorra veniva commesso prima che gli Angeli del Signore visitassero la
casa di Lot nipote di Abramo. Certo, l'interpretazione che Moni Ovadia
propone, arricchisce e invita a spostare un punto d'osservazione
millenario voluto da una chiesa cattolica cristiana che (non potrebbe
essere altrimenti) gli è completamente estranea, ma affermare che
l'altro punto di vista è malato,
mi pare eccessivo. A nostro parere sono da prendere in considerazione
entrambe le prospettive, perché le contrapposizioni hanno quasi sempre
matrice politica, e Moni Ovadia ci sembra un uomo aperto a 360° per
farsi imprigionare da una simile riduttiva ottica. Il nostro amico
artista, con le sue dichiarazioni e i suoi scritti, ha dato prova di
essere un uomo raro, uno che usa la propria intelligenza. Detto questo,
però, ci rendiamo conto di avere solo sfiorato il problema di Sodoma e
Gomorra, di averlo preso troppo alla lettera. Chiediamoci: cosa vuole,
oggi e a me, suggerire la lettura di tale vicenda? E
poi, interiorizzando i personaggi poniamoci un'altra domanda: cosa
rappresentano gli abitanti di Sodoma e Gomorra, gli Angeli del Signore,
Lot, la moglie e tutti gli altri?
Grazie. Nat |